GIANNI DE TORA |
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2008-09 "Ragionamenti d'amore" Galleria MA Movimento Aperto - Napoli 19 novembre '08 30 gennaio '09 |
ARTICOLO DI GIORGIO AGNISOLA SUL QUOTIDIANO ''IL CAFFE''' DEL 12 DICEMBRE 2008 |
L'Arte tra Eros e Amore Amore come tutto o niente. O altro. Amore come segno di unità, ma anche di diversità, di convergenza di opposti, di armonia di simili. Ilia Tufano firma con un dialogo (Ragionamenti d'amore) la brochure di una importante mostra (Percorsi dell'eros tra filosofia ed arte) in cui ha chiamato a raccolta gli artisti amici che nell'arco di un decennio hanno esposto presso il suo spazio napoletano. in via Duomo, sede dell'associazione culturale Movimento Aperto: un dialogo immaginario tra Bataille e Socrate, intenso e leggero, come un fruscio di voci trasportate dal vento. Ma perché il tema dell'amore? In che senso? Con esprit de finesse Ilia ha inteso testimoniare visivamente un percorso esteso ai nomi più interessanti della temperie astratta napoletana e campana, come specchio della sua multanime avventura, innanzitutto interiore, che l'ha portata nell'arco di un decennio a vigilare con cura amorevole, attraverso puntuali esposizioni, la cultura artistica partenopea. Con cura e signorilità, con estrema sensibilità culturale, con vera abnegazione. L'amore è il tema dunque, e altresì la traccia, di una serie di manifestazioni, che accanto alla mostra, che ricomprende ben 49 artisti, e che si chiuderà a fine gennaio prossimo, vedrà la partecipazione di cri- tici, scrittori, artisti che dialogheranno, appunto, sul tema, nelle sue diverse e possibili declinazioni. Cos'è dunque l'amore? '' È perdersi nelle metafore, affidare al vento le parole, perché l'amore se è tale è votato inevitabilmente alla sconfitta''- Così scrive Ilia per bocca di Bataille. A cui sempre Ilia, questa volta per bocca di Socrate, risponde: ''L'amore, quello vero, è altro, è trasparenza, ossia passaggio, e dunque oltre, sguardo all'infinito''. Su questi rimandi, intellettuali e psicologici, la filosofa e artista, oltre che gallerista, svela il senso profondo, sotterraneo, di un sentimento che solo l'arte sa restituire integro all'universo del pensiero. |
ARTICOLO DI ROSARIO PINTO SUL QUOTIDIANO ''ROMA'' DEL 20 NOVEMBRE 2008 |
L'Eros dell'arte, c'è e si vede alla Ma Discutiamo di una mostra appena inaugurata presso la galleria "Ma - Movimento Aperto" di Napoli, sul tema dell'eros . Di particolare interesse sono le ragioni di metodo che la sottendono e che appaiono fortemente innovative nel modo di concepire un appuntamento espositivo Nella locandina-presentazione appare un testo - dovuto alla stessa gallerista, Ilia Tufano - che non ha carattere d'intervento critico o di mera presentazione degli artisti espositori, ma peculiarità proprie, proponendo, un dialogo che la autrice immagina svolgersi tra Socrate e Bataille sul tema appunto dell'eros. Perché ci sembra tanto importante tutto ciò? Molto semplice: per due ragioni: 1) perché ci troviamo di fronte ad un testo propositivo e non esplicativo, dal momento che esso non analizza le ragioni formali degli artisti, ma ne addita, piuttosto, le perimetrazioni contenutistiche, attraverso il ricorso ad una intrigante "fictio" intellettuale; 2) perché un gallerista napoletano non si presenta - una volta tanto - come un semplice prestatore di spazi espositivi, ma come un attivo protagonista, a fianco degli artisti, senza, peraltro, andare a 'rubare' il mestiere al critico. È una mostra, quindi, di contenuti e non di forme, questa, ed offre l'opportunità di fornire un'indicazione di metodo e di fertile (almeno, speriamo) esemplarismo galleristico. Abbiamo parlato poco degli artisti, anzi, non ne abbiamo parlato affatto: anche qui per due ragioni: 1) perché avrebbe poco senso, nelle limitazioni di spazio che hanno queste nostre note, fornire uno scarno elenco di nomi e 2) perché ci pareva necessario sottolineare la forza trainante che ha espresso l'originale intervento della gallerista. C'è da aggiungere ancora qualcosa: nel periodo di durata della mostra, che si protrarrà fino al nuovo anno, si susseguiranno vari incontri per riflettere laicamente sul tema dell'eros e sul rapporto tra pensiero ed arte. Anche qui, con originalità, la gallerista, a parte un primo incontro, previsto per il 5 dicembre, non ha voluto fare programmazioni, lasciando aperte date e protagonisti dei successivi appuntamenti, proprio perché il dialogo a distanza che ella ha immaginato fra Socrate e Bataille possa far germogliare altre riflessioni, nel divenire delle cose, senza predeterminazioni. Il "Calabrone", ovviamente, di fronte ad un'iniziativa come questa - più unica che rara a Napoli, ove si 'parla' troppo e si 'discute' poco, specialmente di arte - già s'impegna a riferire sugli ulteriori sviluppi. |
ARTICOLO DI TIZIANA TRICARICO SUL QUOTIDIANO ''IL MATTINO'' DEL 4 DICEMBRE 2008 |
Cinquanta volte amore tra Socrate e Bataille Cinquanta tra pitture e sculture realizzate intorno al tema dell'Eros, proposto da lIia Tufano con un dialogo immaginario tra Socrate e Georges Bataille, sono raccolte nella collettiva «Ragionamenti d'amore», di scena al «MA-Movimento Aperto», la galleria di via Duomo 290/c. L'idea della gallerista e artista napoletana è nata in occasione di una lettura del «Simposio» di Platone all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. E dal desiderio di offrire una chiave di comprensione più problematica al quesito sulla natura di Eros, sulla sua essenza. Fino al 30 gennaio Eduardo Alamaro, Antonio Auriemma, Vittorio Avella, Mathelda Balatresi, Antonio Barbagallo, Renato Barisani, Gerolamo Casertano, Maria Luisa Casertano, Pasquale Cassandro, Marisa Ciardiello, Pasquale Coppola, Gianfranco De Angelis, Gianni De Tora, Bruno del Monaco, Armando De Stefano, Carmine Di Ruggiero, Gianfranco Duro, Vittorio Fortunati, Clara Garesio, Claudio Infante, Mario Lanzione, Giuseppe Antonello Leone, Guglielmo Longobardo, Veronica Longo, Francesco Lucrezi, Silvana Maglione, Gabriele Marino, Rosaria Matarese, Michele Mautone, Rosario Mazzella, Renato Milo, Enzo Pagano, Nicola Pagano, Carlo Palermo, Rosa Panaro, Peppe Pappa, Giuseppe Pirozzi, Clara Rezzuti, Maria Roccasalva, Gianni Rossi, Romualdo Schiano, Tony Stefanucci, Pasquale Truppo, lIia Tufano, Tina Vaira, Francesco Verio e Carla Viparelli raccontano l'amore attraverso un linguaggio fatto di forme, colori, figure. Ecco i dialoghi di Barbagallo, la donna che ama se stessa di Avella, il simbolismo yin/yang della filosofia cinese rivisitato da Viparelli. Ma anche la rappresentazione ironica genere spot pubblicitario di Alamaro, le lettere d'amore pronte a sbocciare di Rezzuti. È un sillogismo tra i termini amore-rosa-ferita la stele di Tufano, mentre sono forme che si intersecano in un tutto inscindibile quelle di Matarese. Geniale e ironica la «Famiglia del Sud» di Giuseppe Antonello Leone, realizzata con materiali di recupero (blister per pillole creano il corpo di deliziose civette) e accompagnata dai versi di «Eros». Nell'ambito della mostra domani alle 17,30 su «Percorsi dell'Eros tra filosofia ed arte» interverranno Dario Giugliano, docente di Estetica all'Accademia di Belle Arti di Napoli, e Mario Persico, Magnifico Rettore dell'Istituto Patafisico Partenopeo. |
foto di repertorio |
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